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Il fisco ci tende la mano: sconto del 50% per chi si mette in regola, ecco come richiederlo

Il nuovo strumento di concordato preventivo biennale per le partite Iva sta iniziando a prendere forma, suscitando grande attesa sia da parte del Governo che dei contribuenti.

Questa misura, che promette una riduzione delle tasse per chi adempie regolarmente ai propri obblighi fiscali, mira a incentivare la trasparenza e l’adeguamento alle aspettative dell’amministrazione finanziaria.

Da un lato, il Governo vede nel concordato preventivo biennale un mezzo per incrementare il gettito fiscale da parte di coloro che finora non hanno versato integralmente quanto dovuto.

Dall’altro, i 4,5 milioni di partite Iva interessate vedono in questo strumento la possibilità di fare i conti tra costi e benefici derivanti dall’accordo con lo Stato: in cambio dell’esclusione biennale dai controlli fiscali, è richiesta una dichiarazione imponibile conforme alle attese del Fisco.

Concordato preventivo scontato del 50% per chi si adeguerà

La serata odierna segna un passo importante con il rilascio da parte dell’amministrazione finanziaria del software destinato a calcolare il reddito necessario per ogni contribuente al fine di aderire al concordato preventivo biennale. Il viceministro alle Finanze Maurizio Leo ha firmato il decreto contenente la Nota metodologica che stabilisce procedure e parametri per tale calcolo.

Non tutti i contribuenti troveranno facile raggiungere il reddito “congruo” richiesto dal Fisco. In particolare, coloro che nelle ultime dichiarazioni non sono riusciti a ottenere una valutazione fiscale sufficientemente alta potrebbero incontrare maggiori difficoltà. L’obiettivo ambizioso è quello di elevare tutti i contribuenti aderenti verso un livello ottimale di affidabilità fiscale.

Tasse cosa fare?
Tasse e Fisco (Phme.it)

La nota metodologica chiarisce che l’adeguamento degli imponibili sarà progressivo e prevede uno sconto significativo nell’anno d’introduzione: se l’aumento necessario per raggiungere un giudizio positivo fosse ad esempio di 10mila euro, basterebbe un incremento della metà per conformarsi agli standard richiesti dall’amministrazione finanziaria quest’anno.

Con la diffusione delle prime cifre generate dal software appena rilasciato si apre una fase cruciale nella relazione tra contribuenti e Fisco. Le discussioni e le valutazioni proseguiranno fino alla scadenza fissata al 31 ottobre per l’adesione al concordato preventivo scontato. Al termine di questo periodo sarà compito del Governo valutare gli esiti dell’iniziativa e pianificare i prossimi passaggi nella gestione delle finanze pubbliche.

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