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Come scoprire se il tuo Prof. è un Jedi

Ecco come Star Wars è in realtà lo sguardo più intimo alla struttura e dinamiche dell’accademia universitaria.

Da quando è uscito Episodio VII: il risveglio della Forza, a casa mia è Star Wars mania. Ripassandomi tutto, dall’esalogia al lore di Knights of the Old Republic, passando per le Clone Wars e Rebels, c’era qualcosa che non riuscivo a focalizzare che mi ha tenuto incollato allo schermo: fondamentalmente l’ordine Jedi è una quasi fedele rappresentazione dell’accademia universitaria.

Anzi, dato che le università non sembrano esistere nell’universo di star wars (esistono droidi medico, d’altronde), forse i Jedi sono proprio quello che rimane dei professori nella galassia lontana lontana! Infatti l’unico personaggio col titolo di professore nella saga di guerre stellari è il droide Huyang (in inglese fra l’altro doppiato dal “decimo dottore”, David Tennant), che da tempi antichi (e’ stato professore perfino di Yoda!) insegna agli iniziati a costruire la loro prima spada laser…

Come i cittadini della Repubblica (e poi a maggior ragione dell’impero) non hanno una chiara idea di chi realmente siano i Jedi, confondendo per tale chiunque brandisca una spada laser o utilizzi La Forza (compresi i Sith vengono confusi dal pirata Hando per Jedi), anche i cittadini Italiani hanno pensieri piuttosto confusi a proposito dei gradi accademici designando come Professore chiunque parli davanti a una classe.

In realtà, lontano dagli occhi del popolo, l’ordine Jedi è una struttura essenzialmente gerarchica, che comprende un lungo percorso (solitamente pluridecennale, con la notevole eccezione di Anakin Skywalker, che sarà eccezione in molte situazioni) prima di essere insignito del grado di Jedi.

Il percorso per diventare Jedi

Il percorso nell’ordine comincia da iniziati, che fin da bambini vengono istruiti nelle vie della Forza. Gli iniziati vengono poi chiamati alla raccolta che è il viaggio e rito a cui i migliori iniziati vengono sottoposti per scegliere e costruire le proprie spade laser. Queste saranno il cardine del percorso verso l’ordinazione Jedi: il colore della spada laser influenzerà per sempre il ruolo del futuro Jedi (blu: futuro guardiano votato al combattimento, verde: console dotato nell’uso della Forza). Guardando le spade laser i maestri sceglieranno i propri padawan a cui dedicare esclusiva attenzione per gli anni a venire.

Non vi ricorda il percorso di tesi? Durante il lungo addestramento, il padawan imparerà da diversi maestri, viaggiando molto e compiendo missioni sia accompagnato che in solitaria. A conclusione dell’addestramento, quando il maestro lo ritiene più opportuno ma solitamente dopo diversi anni, verrà convocato per le prove Jedi, dove affronterà le più grandi paure e difficoltà. Solo alla conclusione delle prove, il gran maestro ordina il padawan cavaliere Jedi.

scoprire se il prof è un jedi
Ecco una guida semplicissima – Phme.it

Il cavaliere rimarrà poi a servizio dell’ordine, viaggiando in solitaria finché il gran consiglio non reputerà le sue gesta sufficientemente notevoli e la sua fede nella Forza salda, per essere ordinato maestro e addestrare padawan a sua volta. Allo stesso modo in cui vi è un enorme salto, e anni di addestramento, fra gli iniziati che maneggiano le spade laser e i veri maestri Jedi, non tutti coloro che hanno scritto una tesi o iniziato una ricerca e insegnamento meritano il titolo di Professore.

Anche in accademia esistono diversi gradi (studente, dottorando, postdoc, ricercatore, professore associato e professore ordinario) quindi serve una vita di dedizione, ben più di qualche seminario o una raccomandazione per guadagnarsi veramente il titolo! Ecco quindi una guida spiccia per non confondere il vostro padawan scientifico per un gran maestro Professore e viceversa. È estremamente importante seguire i punti (specialmente il quinto) prima di chiedere una tesi o di dare credibilità scientifica a qualcuno.

  1. Un vero professore e Jedi lo riconosci innanzitutto dal portamento. Un atteggiamento tendenzialmente distaccato e al contempo molto presente, sicuro al punto di essere baldanzoso eppure stranamente umile, è il tratto distintivo di chi domina il potere della Forza, e chi ha sbattuto sufficientemente la testa su studenti ed equazioni testarde ed è stato anni a cavalcioni sul fondo dell’abisso. Obi Wan Kenobi ha quel savoir faire sul filo fra lo spocchioso e il dimesso che si può riscontrare fra i migliori professionisti della ricerca.
  2. Così come il consiglio Jedi disquisiva di materia dotta, come la natura del fantasma di Forza di Qui Gon Jinn, mentre la guerra infuriava e un signore dei Sith ne approfittava, anche il vero universitario ha interessi eterei e distaccati. Si parla di torre d’avorio, che è anche vero in quel di Coruscant, ma a Milano diciamo più che sembra una grotta con vista…
  3. Un vero professore, e un vero Jedi, non è una persona ma una icona alla specializzazione frammentaria. Il Jedi è un esperto in combattimento (ma esclusivamente corpo a corpo), un esperto diplomatico (ma non stende le clausole), un esperto meccanico e costruttore di droidi (che però hanno volontà propria e non seguono gli ordini…) etc… Voi lo vedete quattro ore di lezione frontale alla settimana, ma un vero professore deve destreggiarsi fra ricerca, programmazione, stesura progetti di finanziamento, lettura articoli, scrittura articoli, revisione articoli, revisione conti, impegni dipartimentali, viaggi, consigli direttivi…etc…
  4. L’accademico vero non ha orari, ed è sempre pronto per concludere un progetto, avviare un calcolo, essere insonne la domenica a causa del rimorso festivo (quel senso di colpa che ti prende perché questa domenica hai lavorato solo un paio d’ore)… come l’elengatissimo Dooku in pigiama è tanto più combattivo quanto più il momento è improbabile.
  5. Più seriamente il metodo certificato per giudicare la bontà di un accademico/Jedi è guardare alle “imprese”. Nel caso dei professori è più facile che spulciarsi wookiepedia. Con Google scholar (per chi ha un account universitario ISI Web of Knowledge è generalmente più adatto) è possibile estrarre un rapporto delle pubblicazioni scientifiche per un certo autore. Confrontando il numero di pubblicazioni e citazioni è possibile avere una valutazione della qualità del ricercatore confrontandolo con altri fidati.

Un’avvertenza: la valutazione a numeri (bibliometrica in lingua alta) è estremamente grossolana, e a rischio di errori se non si effettua con cognizione (e anche in tal caso non è garantita). Un membro di una grossa collaborazione scientifica come ATLAS comparirà in molti articoli indipendentemente dall’importanza del suo contributo, e non è comparabile con altri e sarebbe sempre bene confrontare settori disciplinari simili. Tuttavia anche un processo così grezzo è sufficiente per distinguere un padawan/postdoc da un Professore/Jedi, per non parlare di un Sith/ciarlatano che, facendo dell’apparenza la sua arma scelta, tanto più si vanta di supposti titoli quanto meno compare in reali imprese, cioè lavori di ricerca.

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