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Partite IVA: il nuovo divieto entra in vigore, attenzione a non sbagliare, le sanzioni sono davvero salate

Il panorama fiscale italiano si arricchisce di una nuova normativa che impone ulteriori restrizioni in materia di compensazione dei crediti d’imposta per i titolari di partita IVA.

Questa misura, introdotta dall’articolo 1, comma 94 della Legge di bilancio 2024 (L. 213/2023), mira a regolamentare più severamente le operazioni effettuabili tramite il modello F24, ponendo particolare attenzione ai debiti superiori a euro 100.000 con scadenze non rispettate.

Partita Iva divieto
Divieto per la Partita Iva (Phme.it)

La nuova disposizione legislativa prevede una limitazione assoluta alla possibilità di compensare i crediti fiscali nel modello F24 per i soggetti che presentano debiti con l’amministrazione finanziaria superiori alla soglia dei 100.000 euro e per cui non siano stati ancora saldati i pagamenti dovuti o non risultino provvedimenti di sospensione in atto.

Questo significa che, indipendentemente dall’ammontare del credito disponibile, la compensazione sarà interdetta se il debitore si trova in questa condizione.

Un’altra importante novità introdotta dalla Legge di bilancio riguarda direttamente lavoratori autonomi ed esercenti attività commerciali e liberi professionisti iscritti alle gestioni speciale degli artigiani o alla Gestione separata: questi soggetti potranno procedere alla compensazione dei credit Inps e Inail solo dopo dieci giorni dalla presentazione della dichiarazione dei redditi da cui emerge il credito. Questa misura aggiuntiva rafforza ulteriormente il quadro normativo volto a regolare le operazioni fiscali attraverso il modello F24.

Partite IVA, scatta un nuovo divieto

Per assicurarsi che le nuove regole vengano rispettate, l’amministrazione finanziaria effettuerà controlli preventivi sui modelli F24 contenenti richieste di compensazione. In presenza delle condizioni sopra descritte, tali controlli potrebbero portare al blocco della delega di pagamento, dando vita a quello che viene definito “F24 sospeso”. Questo meccanismo è pensato per evitare abusi e garantire la corretta applicazione delle norme fiscali vigenti.

Partita Iva come fare?
I problemi legati alla Partita Iva (Phme.it)

È importante notare come questa novità si distingua dal divieto previsto dall’articolo 31 del D.L. 78/2010 relativo ai contribuenti con iscrizioni a ruolo superiori a 1.500 euro; mentre quest’ultimo prevedeva una certa flessibilità permettendo la compensazione della parte eccedente il debito iscritto a ruolo, il nuovo limite imposto dalla Legge di bilancio opera senza eccezioni.

Nonostante la stretta generale sulla compensazione dei crediti d’imposta nel modello F24, alcune categorie rimangono escluse da questo divieto: specificatamente i crediti relativi a contributi previdenziali e assistenziali e quelli legati ai premi INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali continuano ad essere liberamente utilizzabili per la compensazione orizzontale.

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